Antiumanistica

~ un'estensione del dominio della lotta

Antiumanistica

Archivi della categoria: Pierre Klossowski

Digressione

16 venerdì Gen 2015

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Noi non siamo altro che una successione di stati discontinui in rapporto al codice dei segni quotidiani, successione sulla quale la fissità del linguaggio tenta di ingannarci. Fintantochè dipendiamo da questo codice, noi percepiamo la nostra continuità, benché si viva soltanto in maniera discontinua.

Si muove in ognuno, apparentemente per virtù propria, un’intensità il cui flusso e riflusso formano le fluttuazioni significanti o insignificanti del pensiero che in realtà non è mai di nessuno, senza principio né fine. Ma se, pur con questo elemento ondeggiante, ognuno di noi forma un tutto chiuso e in apparenza delimitato, è proprio a causa di queste tracce di fluttuazioni significanti, ovvero di un sistema di segni che chiamerò qui codice dei segni quotidiani. Dove abbiano inizio, dove cessino le nostre fluttuazioni, affinché tali segni ci permettano di significare, di parlare a noi stessi e agli altri, non ne sappiamo nulla, se non che in tale codice un segno corrisponde sempre a un grado d’intensità: ora al più alto, ora al più basso: ossia all’io soggetto di tutte le nostre proposizioni. Proprio in virtù di questo segno, che pure non è che una traccia di fluttuazione sempre variabile, noi costituiamo noi stessi in quanto pensanti, e il pensiero ci giunge in quanto tale – mentre non sappiamo mai esattamente se non siano invece gli altri che pensano e continuano a pensare in noi: ma chi è quell’altro che forma il fuori rispetto al dentro che crediamo di essere? Tutto è riducibile a un solo discorso, ovvero a fluttuazioni d’intensità corrispondenti al pensiero di ognuno e di nessuno. Il segno dell’io nel codice della comunicazione quotidiana, in quanto corrisponde all’intensità più forte o più bassa, registrando tutti i gradi di presenza o di assenza, sia in noi che fuori di noi, assicura uno stato variabile di coerenza con noi stessi e con l’ambiente: così il pensiero di nessuno, questa intensità in sé, senza principio né fine determinabili, trova una necessità nel supporto che lo fa proprio, conosce un destino, percorre le vicissitudini della memoria fino all’oblio di sé o del mondo; e questo è assolutamente arbitrario, se si riconosce che in realtà ogni cosa è sempre e soltanto un medesimo circuito d’intensità.

Pierre Klossowski, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

16 venerdì Gen 2015

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Riabilitare la demonologia per me è prima di tutto stabilire una patofania veritiera, che sia insieme metodo e contestazione. Il carattere teatrico della teologia derivava dalla sua credenza nell’anima umana come luogo abitato da potenze esteriori autonome. Ovvero una topologia mentale, il pathos concepito come un topos. Affinché l’artista raggiunga i suoi scopi, ottenga l’effetto che ricerca, bisogna che egli mantenga l’ipotesi di un universo demonologico analogo a queste forze che lo abitano, e che egli tratti ogni movimento della sua anima come correlativo a qualche movimento demonico.

Pierre Klossowski, La Rassomiglianza

Digressione

16 venerdì Gen 2015

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

L’anima è sempre abitata da qualche potenza, buona o cattiva. Non è da quando le anime sono abitate che esse sono malate: è da quando non sono più abitabili. La malattia del mondo moderno è che le anime non sono più abitabili, e che esse ne soffrono!

Pierre Klossowski, La Rassomiglianza

Digressione

16 venerdì Gen 2015

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Nel momento in cui l’essere umano avrà superato e dunque ridotto la perversione esterna, vale a dire la mostruosità dell’ipertrofia dei “bisogni”, ed ammetterà al contrario la propria perversione interna, vale a dire la dissoluzione della sua unità fittizia, una concordanza s’instaurerà tra il desiderio e la produzione dei suoi oggetti in una economia razionalmente stabilita in funzione dei propri impulsi; dunque una gratuità dello sforzo corrisponderà al prezzo dell’irrazionale.

Pierre Klossowski, La moneta vivente

Digressione

21 martedì Ott 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Per Nietzsche che il corpo sia il Sé, che il Sé risieda nel corpo e si esprima attraverso il corpo, è già un assunto capitale: tutto quello che il cervello gli rifiuta rimane nascosto nella vita corporale, questa intelligenza più grande della sede stessa dell’intelligenza; tutto il male, tutte le sofferenze risultano da questo conflitto tra la pluralità del corpo con le sue mille velleità pulsionali, e l’ostinazione interpretativa del senso cerebrale; è dal corpo, è dal sé che scaturiscono le forze creatrici, le valutazioni; è dalla loro inversione cerebrale che nascono gli spettri mortali, a cominciare dall’illusione di un io volontario, di uno spirito «privo di sé». Parimenti, gli altri, il prossimo, non sono che proiezioni del Sé attraverso le inversioni dello spirito: come l’io, neppure il tu ha realtà, se non in quanto mera modificazione del Sé. Il Sé infine è nel corpo soltanto come un’estremità prolungata del Caos; gli impulsi, sotto una forma organica e individuata, sono semplicemente delegati dal Caos. Essi diventano gli interlocutori di Nietzsche e, dall’alto della rocca cerebrale, investita in tal guisa, prendono il nome di follia. Non vi è né soggetto, né oggetto, né volere, né scopo, né senso – non solo all’origine, ma ora e sempre.

Pierre Klossowski, “Gli stati valetudinari…”, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

07 martedì Ott 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Demistificare era, fino a oggi, il compito inconfessato del sapiente; ora invece, demistificare per mistificare meglio, non per ingannare, ma per favorire le forze oscure in ciò che posseggono di creatore, di fecondo, diventa la pratica […] di Nietzsche, nei suoi sforzi per superare la miseria in cui, operando la rovina dei valori, la demistificazione scientifica avrebbe precipitato l’umanità occidentale. Il rimedio sarebbe dunque una rimistificazione, generatrice di nuove condizioni di vita, che faccia valere la forza creatrice degli impulsi.

Pierre Klossowski, “Il circolo vizioso…”, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

26 venerdì Set 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Cos’è l’identità dell’io? Essa sembra rivendicata dalla storia irreversibile del corpo: un concatenarsi di cause e di effetti. Ma ciò è pura apparenza: il corpo si modifica nel formare una sola e medesima fisionomia, e solo quando le risorse di rinnovamento del corpo si impoveriscono la persona si fissa, il «carattere» si rafforza. Le varie età del corpo sono tanti stati diversi che nascono l’uno dall’altro; e il corpo è lo stesso corpo solo nella misura in cui uno stesso io può e vuole confondersi con lui, con le sue vicissitudini: la coesione del corpo è quella dell’io; esso produce l’io e così pure la propria coesione. Ma il corpo muore e rinasce più volte, a seconda delle morti e delle rinascite alle quali l’io pretende di sopravvivere nella sua illusoria coesione. In realtà, le età del corpo sono soltanto i moti degli impulsi che lo formano e lo deformano e tendono poi ad abbandonarlo. […] [Così] il corpo non [va] più considerato proprietà dell’io, bensì luogo degli impulsi e del loro incontro; prodotto degli impulsi, il corpo diventa fortuito, tanto reversibile quanto irreversibile perché la sua storia si identifica con quella degli impulsi.

Pierre Klossowski, “Gli stati valetudinari…”, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

26 venerdì Set 2014

Posted by F.B. in Figurazioni, Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Immagine

Holger Trülzsch, Vera Lehndorff, Veruschka Transfigurations

Il corpo è il risultato del fortuito: è solo il luogo d’incontro di un insieme di impulsi individuati nell’intervallo costituito da una vita umana, impulsi che aspirano solo a disindividuarsi.

Pierre Klossowski, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

08 lunedì Set 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Il pensiero appartiene solo a se stesso, non come mia facoltà, ma come un’intensità che mi ha trovato qui, in mezzo al verde – perché dove andrebbe, questa intensità, se non ci fossi io? Si serve forse della mia presenza per riunire queste immagini? A chi le destinerebbe con queste parole? Potrei dire che non sono io che mi designo quel che intendo per «penombra», ma che è il pensiero, al di fuori di me, a considerarsi nei termini «penombra», «epidermide», «guanto», ecc. Posso separarlo dal mio sistema nervoso (sviluppato dalla mia fatalità), come la volontà nel mio braccio, separabile dall’archetto del violino? E tali designazioni nascono come le note che risuonano sulle corde? E così il pensiero mi usa, mentre io credo di far uso di una facoltà? Ma allora non si tratta che di un’intensità che mi attraversa e che fa vibrare qualcosa che traduco in modo del tutto arbitrario con i termini «penombra», «luminosità d’epidermide», «guanto»… dato che io stesso non sarei che pura intensità che attendeva il pensiero di nessuno per designarsi mediante tali termini.

Pierre Klossowski, Postfazione a Il suggeritore

Digressione

23 mercoledì Lug 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Il nostro fondo non è scambiabile perché non significa nulla. E appunto perché, dietro a tutto, sussiste questa inscambiabilità, noi ci ripariamo con quello schermo che chiamiamo conoscenza, cultura, morale, e che è tutto basato sul codice dei segni quotidiani. Dietro lo schermo c’è il nulla, il fondo o il Caos o qualunque altra innominabile cosa che Nietzsche non osava pronunciare.

Pierre Klossowski, “Gli stati valetudinari…”, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

15 martedì Lug 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

L’«aristocraticismo», secondo Nietzsche, deve essere rappresentato almeno da un gruppo, da un caso particolare, non in quanto frazione dell’umanità, ma come suo sovrappiù (dunque, per la totalità, odiosa sanguisuga da sterminare, da fucilare), e questo gruppo o questo caso particolare – appena voglia assumere una esistenza eccedentaria – non può vivere se non nella distanza che moralmente esso deve prendere nei confronti della totalità, attingendo la sua stessa forza nell’indignazione, nell’ostilità, nella riprovazione che la totalità gli decreta respingendolo, poiché in quella «eccedenza», in quel «sovrappiù», essa non può vedere altro che una frazione ribelle, malata o degenerata di se stessa.

Pierre Klossowski, Nietzsche e il circolo vizioso

Digressione

22 domenica Giu 2014

Posted by F.B. in Pierre Klossowski

≈ Lascia un commento

Noi siamo presi, abbandonati, ripresi e sorpresi ora dal sistema di designazione pulsionale, ora da quello dei segni quotidiani. Ed è quel primo sistema che ci trova, ci invade e sussisterà alla nostra scomparsa. Visti da fuori, siamo poco, molto, niente a seconda che ci solleciti o meno il codice quotidiano; visti da dentro, nessuno sa, né potremmo saperlo noi, ciò che in noi si designa, perché, anche quando siamo soli – silenziosi – e parliamo tra noi, è sempre il fuori che ci parla – sono i segni dell’esterno che ci invadono, e il loro rumore soffoca completamente la nostra vita pulsionale. Anche l’intimità, anche la cosiddetta vita interiore, sono ancora il residuo dei segni istituiti all’esterno con il pretesto di significarci in maniera «oggettiva», «imparziale»: residuo che indubbiamente prende la configurazione del modo pulsionale proprio di ciascuno, perciò adattando i contorni dei nostri modi di reagire a quell’invasione dei segni che non siamo stati noi a inventare. Ecco la nostra «coscienza».

Pierre Klossowski, “Gli stati valetudinari…”, Nietzsche e il circolo vizioso

«Così come negli ultimi anni di vita vagheggiò l'idolo di non scrivere una sua filosofia, ma piuttosto di "montarla" con materiali che parlassero da sé, rinunciando così, per quanto possibile, a interpretarli, in ugual modo ha proceduto in questa raccolta di "articoli". La loro scelta e disposizione devono lasciar trasparire la sua filosofia, senza costringerla in una forma concettuale che la contraddirebbe»

T. W. Adorno, Note a "Uomini Tedeschi" di Walter Benjamin

Archivi

  • dicembre 2019
  • novembre 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Mag 2019
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • Mag 2017
  • aprile 2017
  • marzo 2017
  • febbraio 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Mag 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • giugno 2015
  • Mag 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • Mag 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
dicembre: 2019
L M M G V S D
« Nov    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  
Follow Antiumanistica on WordPress.com

Antiumanistica

Antiumanistica

Inserisci il tuo indirizzo email per seguire questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi via e-mail.

«Ammettiamo pure che il risultato sia antiestetico.. dal nostro limitato punto di vista umano. E allora? Non è umano e non pretende di esserlo» (H.P. Lovecraft)

Categorie

  • dipinti (81)
    • Alberto Burri (8)
    • Antoni Tapies (1)
    • Caravaggio (1)
    • Cimabue (1)
    • Diego Velazquez (1)
    • Edgar Degas (1)
    • Edvard Munch (1)
    • El Greco (2)
    • Eugène Delacroix (1)
    • Francis Bacon (35)
    • Francisco Goya (6)
    • Giorgio de Chirico (1)
    • Giuseppe Arcimboldo (1)
    • Hieronymus Bosch (2)
    • Jackson Pollock (1)
    • Paul Cezanne (1)
    • Paul Klee (10)
    • Rembrandt (1)
    • Vincent Van Gogh (8)
  • matite (30)
    • Alan Moore (1)
    • Alberto Giacometti (1)
    • Altan (4)
    • Andrea Pazienza (4)
    • Antonin Artaud (3)
    • Danijel Žeželj (1)
    • Henri Michaux (1)
    • Jean Giraud (1)
    • Lorenzo Mattotti (1)
    • Paul Rumsey (1)
    • Quino (9)
    • Steven Stapleton (1)
    • Victor Hugo (1)
    • William Blake (1)
  • parole (1.017)
    • Albert Einstein (1)
    • Aleksandr Blok (6)
    • Aleksandr Puškin (1)
    • André Bazin (1)
    • Andrea Emo (14)
    • Anton Cechov (1)
    • Antonin Artaud (21)
    • Antonio Pizzuto (2)
    • Arthur Rimbaud (4)
    • Arthur Schopenhauer (22)
    • Baruch Spinoza (1)
    • Boris Pasternak (3)
    • Camille Dumoulié (1)
    • Carlo Dossi (6)
    • Carlo Emilio Gadda (3)
    • Carlo Sini (1)
    • Carmelo Bene (63)
    • Charles Baudelaire (8)
    • Clarice Lispector (1)
    • Claude Lévi-Strauss (7)
    • D.-A.-F. de Sade (8)
    • Daniel Paul Schreber (1)
    • David Foster Wallace (10)
    • David Herbert Lawrence (2)
    • Denis Diderot (1)
    • Dino Buzzati (1)
    • Dino Campana (8)
    • Edgar Allan Poe (5)
    • Elias Canetti (6)
    • Emil Cioran (56)
    • Emilio Villa (10)
    • Ennio Flaiano (6)
    • Enrico Ghezzi (23)
    • Ezra Pound (3)
    • Fëdor Dostoevskij (2)
    • Fernando Pessoa (1)
    • François Jullien (1)
    • François Villon (1)
    • Francis Bacon (12)
    • Francis Scott Fitzgerald (3)
    • Franz Kafka (26)
    • Friedrich Dürrenmatt (1)
    • Friedrich Hölderlin (5)
    • Friedrich Nietzsche (48)
    • Gabriele Baldini (2)
    • Gabriele D'Annunzio (1)
    • Georg Büchner (2)
    • Georg Groddeck (2)
    • George Gordon Byron (1)
    • Georges Bataille (17)
    • Georges Canguilhem (2)
    • Giacomo Leopardi (9)
    • Giancarlo Dotto (1)
    • Gilbert K. Chesterton (1)
    • Gilles Deleuze (81)
    • Giorgio Agamben (7)
    • Giorgio Colli (1)
    • Giorgio Manganelli (23)
    • Giuseppe Di Leva (1)
    • Gottfried Benn (6)
    • Guido Ceronetti (12)
    • Guido Gozzano (5)
    • Gustave Flaubert (3)
    • Guy Debord (4)
    • H. P. Lovecraft (3)
    • Henri Michaux (4)
    • Henry Miller (11)
    • Herman Melville (5)
    • Hermann Hesse (6)
    • Hugo von Hofmannsthal (1)
    • Iginio Ugo Tarchetti (5)
    • Immanuel Kant (1)
    • J. Rodolfo Wilcock (1)
    • J.-M. Gustave Le Clézio (1)
    • Jack Kerouac (1)
    • Jacques Cabau (2)
    • Jacques Derrida (6)
    • Jacques Lacan (19)
    • Jacques-Alain Miller (1)
    • James Joyce (6)
    • Jean Genet (6)
    • Jean Rostand (4)
    • Jean-Jacques Rousseau (1)
    • Jean-Luc Nancy (8)
    • Jonathan Swift (4)
    • Jorge Luis Borges (17)
    • Joris-Karl Huysmans (2)
    • José Bergamin (3)
    • Joseph Conrad (4)
    • Jules Laforgue (2)
    • Julio Cortazar (3)
    • Karl Kraus (12)
    • Konrad Lorenz (1)
    • Lautreamont (5)
    • Léon Bloy (3)
    • Lewis Carroll (5)
    • Louis Wolfson (1)
    • Louis-Ferdinand Céline (30)
    • Lucio Anneo Seneca (2)
    • Lucrezio (1)
    • Malcolm Lowry (1)
    • Manlio Sgalambro (1)
    • Marcel Proust (1)
    • Marguerite Porette (1)
    • Marina Cvetaeva (1)
    • Martin Heidegger (1)
    • Massimo Recalcati (1)
    • Maurice Blanchot (13)
    • Maurizio Grande (1)
    • Max Stirner (9)
    • Meister Eckhart (2)
    • Michel de Montaigne (1)
    • Michel Foucault (32)
    • Michel Houellebecq (1)
    • Nicholas de Chamfort (8)
    • Omar Khayyām (2)
    • Oscar Wilde (12)
    • Osip Mandel’stam (2)
    • Pablo Echaurren (1)
    • Paul Celan (1)
    • Paul Klee (3)
    • Pier Paolo Pasolini (1)
    • Pierre Boulez (1)
    • Pierre Klossowski (12)
    • Publio Ovidio Nasone (1)
    • Rainer Maria Rilke (10)
    • Ralph W. Emerson (5)
    • Ray Bradbury (1)
    • René Char (1)
    • Robert Musil (2)
    • Robert Walser (13)
    • Roberto Calasso (5)
    • Roger Caillois (2)
    • Roland Barthes (17)
    • Ronald Laing (1)
    • Rudyard Kipling (2)
    • Salvador Dalì (1)
    • Samuel Beckett (3)
    • Samuel Butler (3)
    • Søren Kierkegaard (4)
    • Sergej Esenin (7)
    • Sigmund Freud (2)
    • Stanislaw I. Witkiewicz (2)
    • Stanislaw J. Lec (1)
    • Theodor W. Adorno (9)
    • Thomas Bernhard (11)
    • Thomas Browne (1)
    • Thomas Ligotti (2)
    • Thomas Mann (1)
    • Thomas Stearns Eliot (7)
    • Thomas Wolfe (9)
    • Tommaso Landolfi (7)
    • Tristan Corbière (3)
    • Vaslav Nijinsky (1)
    • Velimir Chlebnikov (2)
    • Victor Hugo (2)
    • Villiers de l'Isle-Adam (1)
    • Vincent Van Gogh (2)
    • Vladimir Majakovskij (4)
    • Walter Benjamin (5)
    • William Blake (2)
    • William Faulkner (5)
    • William S. Burroughs (5)
    • William Shakespeare (1)
    • Witold Gombrowicz (2)
  • plastiche (13)
    • Alberto Giacometti (6)
    • Gianlorenzo Bernini (6)
    • James “Son Ford” Thomas (1)
  • reperti (139)
    • Audio (5)
    • Documenti (42)
    • Figurazioni (34)
    • Magnetismi (44)
    • Video (17)
  • scatti (4)
    • David Harali (1)
    • Lewis Carroll (3)
  • Scott Walker (1)
  • sport (8)
    • LeBron James (2)
    • Michael Jordan (1)
    • Pete Sampras (1)
    • Roger Federer (3)
    • Steve Nash (1)
  • suoni (197)
    • A. von Schlippenbach (1)
    • Aleksandr Skrjabin (1)
    • Alfred Schnittke (5)
    • Angelo Badalamenti (2)
    • Antonin Dvorak (1)
    • Antonio Vivaldi (3)
    • Area (1)
    • Bauhaus (1)
    • Botch (1)
    • Breach (4)
    • Bruno Maderna (2)
    • Brutal Truth (1)
    • Butthole Surfers (1)
    • Can (1)
    • Captain Beefheart (3)
    • CCC CNC NCN (1)
    • Coil (2)
    • Converge (1)
    • Daniel Johnston (1)
    • David Bowie (3)
    • David Lynch (1)
    • David Tibet (6)
    • Dälek (1)
    • Dead Kennedys (1)
    • Death (1)
    • Devo (1)
    • Diamanda Galas (3)
    • Don Caballero (1)
    • Einstürzende Neubauten (1)
    • Ennio Morricone (1)
    • F.M. Einheit (1)
    • Fall (1)
    • Faust (2)
    • Flipper (1)
    • Flying Luttenbachers (1)
    • Frank Zappa (4)
    • Franz Schubert (3)
    • Fred Van Hove (2)
    • Frederic Chopin (5)
    • Gabriel Fauré (1)
    • Gaetano Donizetti (1)
    • Geisterchor (1)
    • Georg Friedrich Händel (1)
    • Ghédalia Tazartès (1)
    • Giacomo Puccini (3)
    • Gioacchino Rossini (4)
    • Giuseppe Verdi (4)
    • Gustav Mahler (2)
    • György Ligeti (1)
    • Hamlet Gonashvili (1)
    • Han Bennink (2)
    • Hanatarash (1)
    • Igor Stravinskij (3)
    • James Chance (1)
    • James Thirlwell (1)
    • Jean Sibelius (1)
    • Jesus Lizard (1)
    • Jimi Hendrix (1)
    • Johann Sebastian Bach (5)
    • Johannes Brahms (3)
    • John Cage (3)
    • John Coltrane (1)
    • John Lydon (2)
    • John Zorn (8)
    • Julius Eastman (1)
    • Killing Joke (2)
    • King Crimson (5)
    • Krzysztof Penderecki (2)
    • Laurie Anderson (1)
    • Led Zeppelin (1)
    • Les Claypool (3)
    • Luciano Berio (2)
    • Ludwig Van Beethoven (3)
    • Mars (1)
    • Melvins (1)
    • Meredith Monk (1)
    • Mike Patton (3)
    • Modest Mussorgsky (1)
    • Motorpsycho (1)
    • Napalm Death (1)
    • Neurosis (1)
    • Nihilist Spasm Band (1)
    • Nirvana (1)
    • NoMeansNo (1)
    • Olivier Messiaen (1)
    • Pärson Sound (1)
    • Pere Ubu (2)
    • Peter Brötzmann (2)
    • Phil Minton (1)
    • Pierre Boulez (1)
    • Pixies (1)
    • Refused (1)
    • Residents (6)
    • Richard D. James (1)
    • Robert Schumann (4)
    • Savage Republic (1)
    • Scott Walker (1)
    • Sergej Prokofiev (2)
    • Sergej Rachmaninov (2)
    • Slayer (1)
    • Slint (1)
    • Sonic Youth (3)
    • Suicide (1)
    • Sun City Girls (1)
    • Sunn O))) (1)
    • Swans (1)
    • System of a Down (1)
    • The Ex (1)
    • The Stooges (1)
    • This Heat (1)
    • Tim Buckley (1)
    • Today Is The Day (1)
    • Tool (2)
    • Ulrike Haage (1)
    • Velvet Underground (1)
    • Voix Bulgares (1)
    • Wolfgang A. Mozart (3)
  • teatro (27)
    • Antonin Artaud (2)
    • Carmelo Bene (23)
    • Ghérasim Luca (1)
    • Paolo Poli (1)
  • visioni (79)
    • Adult Swim (1)
    • Andrej Tarkovskij (3)
    • Andrzej Zulawski (2)
    • Antonio Rezza (1)
    • Artavazd Pelesjan (1)
    • Becky Sloan (1)
    • Buster Keaton (2)
    • Carmelo Bene (4)
    • Chris Marker (1)
    • Daniele Ciprì (5)
    • David Cronenberg (1)
    • David Lynch (12)
    • Erich von Stroheim (1)
    • Franco Maresco (5)
    • Frederick Wiseman (1)
    • Friedrich W. Murnau (1)
    • George Sluizer (1)
    • Glauber Rocha (2)
    • Ingmar Bergman (1)
    • Jan Svankmajer (2)
    • Jean-Daniel Pollet (1)
    • Jean-Luc Godard (3)
    • João César Monteiro (2)
    • John Carpenter (2)
    • John Cassavetes (1)
    • Joseph Pelling (1)
    • Kenneth Anger (1)
    • Kurt Kren (1)
    • Mel Stuart (1)
    • Michelangelo Antonioni (1)
    • Paul Wegener (1)
    • Pier Paolo Pasolini (1)
    • Raúl Ruiz (2)
    • Robert Bresson (1)
    • Sergej Parajanov (1)
    • Shinya Tsukamoto (1)
    • Stan Brakhage (1)
    • Stanley Kubrick (8)
    • Takeshi Kitano (2)
    • Tod Browning (1)
    • Werner Herzog (4)

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei Commenti
  • WordPress.com
F.B.

F.B.

Non ho mai avuto, e non ho tuttora, la percezione della mia identità personale. Vedo me stesso come il luogo in cui qualcosa accade, ma non c’è nessun "io”, nè alcun “me”. Ognuno di noi è una sorta di crocicchio in cui le cose accadono. Il crocicchio è assolutamente passivo: qualcosa vi accade. Altre cose, egualmente importanti, accadono altrove. Non v’è scelta: è questione di puro caso. (Claude Lévi-Strauss)

Link Personali

  • Facebook
  • Tumblr
  • Anobii

Visualizza Profilo Completo →

Blog che seguo

Crea un sito o un blog gratuitamente presso WordPress.com.

laSpocchia

"Quando mi prendo cura di me, mi perdo."

siparidicarta

centrum blog

fragm

cette fin du monde de poche s’exprimait tout entière dans la syllabe fragm (Michel Leiris)

Antiumanistica

un'estensione del dominio della lotta

filmcritica rivista

cinema filosofia inconscio lingua polis scrittura

RASSEGNA FLP: materiali da testate generaliste su Freud, Lacan, la psicoanalisi

"... evitiamo di sacralizzare il testo, e lasciamoci piuttosto impregnare dall'opera, dato che quello di Freud è un pensiero in perpetuo movimento" (J.-B. Pontalis).

Tra sottosuolo e sole

(Non) si diventa ciò che (non) si è.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie